The edges of urbanization: Landscape as a manifold of possibilities. The places of crisis are fertile fields of experimentation. Those places highlight characters, conditions, configurations that constitute the foundation of new and ultimate resolutions. The city at its borders, due to enlargement in space and time, shows a great spatial uncertainty. There, the interstices between buildings provide the basis for actions aimed at fixing the stressed urban metabolism. The work of landscape architects has introduced new and original topics to turn leftover spaces into centres of interest, opportunities for the rebalancing of the contemporary habitat. It is all about developing a research of new possible relationships between natural and artificial, to be built on the basis of programs integrating figurative features, social issues and ecological structures. An example wich hepls identify working paths is the experimental project led within the Workshop Roma 2025, by the research group from Università Mediterranea degli Studi in Reggio Calabria. New lifecycles for the metropolis, in the Valle Galeria area, a territory marked by conflicts between productive activities and residential communities. The aim of such a project-process-action is that of rebalancing landscape in Valle Galeria. The proposal identifies three actions: rebuilding the ecological functionality; promoting social and economical development, based on the idea of multifunctional agriculture; introducing new lifecycles for production plants.

I luoghi della crisi sono fertili campi di sperimentazione. In loro abitano caratteri, condizioni, configurazioni che costituiscono il fondamento per la ricerca di nuove e risolutive risposte. La città ai suoi bordi, per effetto della dilatazione spaziale e temporale, ha assunto una sembianza multiforme dominata da una grande indeterminatezza spaziale dove gli spazi liberi tra l’edificato costituiscono la base materiale per introdurre azioni di riparazione del cattivo funzionamento del metabolismo urbano. Il lavoro dei paesaggisti ha introdotto nuovi ed originali temi per queste aree che da residui, territori scartati e disattesi, sono diventate centro d’interesse, considerate una opportunità per azioni di riequilibro dell’habitat contemporaneo. Abbiamo la possibilità di individuare e caratterizzare una superficie malleabile e disponibile attraverso “infiltrazioni” spaziali ed “evoluzioni” temporali: questo è l’approccio del paesaggismo contemporaneo. Si tratta di lavorare sull’aggiornamento di categorie interpretative ed operative, di sviluppare una ricerca di nuovi statuti possibili tra naturale ed artificiale, da costruire sulla base di programmi che integrano qualità figurativa, contenuti sociali e funzionamenti ecologici. Si tratta di sviluppare una ricerca di nuovi statuti possibili tra naturale ed artificiale, da costruire sulla base di programmi che integrano qualità figurativa, contenuti sociali e funzionamenti ecologici. Un esempio, utile ad indicare alcune ipotesi di lavoro, è il progetto sperimentale condotto dal gruppo di ricerca dell’Università Mediterranea degli Studi di Reggio Calabria, nell’ambito del Workshop Roma 2025. Nuovi cicli di vita della metropoli per l’area della Valle Galeria, un territorio segnato da conflitti tra le attività produttive e le comunità residenziali. Lo scopo di tale progetto-processo-azione è quello di paesaggio riequilibrio a Valle Galeria. La proposta individua tre azioni: la ricostruzione della funzionalità ecologica; promuovere lo sviluppo sociale ed economico, basato sul concetto di agricoltura multifunzionale; l'introduzione di nuovi cicli di vita per gli impianti di produzione.

Ai confini dell’urbanità: il paesaggio come possibilità / Celestini, Gianni. - In: RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA. - ISSN 0392-8608. - STAMPA. - Anno LI, numero 150(2016), pp. 63-70.

Ai confini dell’urbanità: il paesaggio come possibilità

CELESTINI, GIANNI
2016

Abstract

The edges of urbanization: Landscape as a manifold of possibilities. The places of crisis are fertile fields of experimentation. Those places highlight characters, conditions, configurations that constitute the foundation of new and ultimate resolutions. The city at its borders, due to enlargement in space and time, shows a great spatial uncertainty. There, the interstices between buildings provide the basis for actions aimed at fixing the stressed urban metabolism. The work of landscape architects has introduced new and original topics to turn leftover spaces into centres of interest, opportunities for the rebalancing of the contemporary habitat. It is all about developing a research of new possible relationships between natural and artificial, to be built on the basis of programs integrating figurative features, social issues and ecological structures. An example wich hepls identify working paths is the experimental project led within the Workshop Roma 2025, by the research group from Università Mediterranea degli Studi in Reggio Calabria. New lifecycles for the metropolis, in the Valle Galeria area, a territory marked by conflicts between productive activities and residential communities. The aim of such a project-process-action is that of rebalancing landscape in Valle Galeria. The proposal identifies three actions: rebuilding the ecological functionality; promoting social and economical development, based on the idea of multifunctional agriculture; introducing new lifecycles for production plants.
2016
I luoghi della crisi sono fertili campi di sperimentazione. In loro abitano caratteri, condizioni, configurazioni che costituiscono il fondamento per la ricerca di nuove e risolutive risposte. La città ai suoi bordi, per effetto della dilatazione spaziale e temporale, ha assunto una sembianza multiforme dominata da una grande indeterminatezza spaziale dove gli spazi liberi tra l’edificato costituiscono la base materiale per introdurre azioni di riparazione del cattivo funzionamento del metabolismo urbano. Il lavoro dei paesaggisti ha introdotto nuovi ed originali temi per queste aree che da residui, territori scartati e disattesi, sono diventate centro d’interesse, considerate una opportunità per azioni di riequilibro dell’habitat contemporaneo. Abbiamo la possibilità di individuare e caratterizzare una superficie malleabile e disponibile attraverso “infiltrazioni” spaziali ed “evoluzioni” temporali: questo è l’approccio del paesaggismo contemporaneo. Si tratta di lavorare sull’aggiornamento di categorie interpretative ed operative, di sviluppare una ricerca di nuovi statuti possibili tra naturale ed artificiale, da costruire sulla base di programmi che integrano qualità figurativa, contenuti sociali e funzionamenti ecologici. Si tratta di sviluppare una ricerca di nuovi statuti possibili tra naturale ed artificiale, da costruire sulla base di programmi che integrano qualità figurativa, contenuti sociali e funzionamenti ecologici. Un esempio, utile ad indicare alcune ipotesi di lavoro, è il progetto sperimentale condotto dal gruppo di ricerca dell’Università Mediterranea degli Studi di Reggio Calabria, nell’ambito del Workshop Roma 2025. Nuovi cicli di vita della metropoli per l’area della Valle Galeria, un territorio segnato da conflitti tra le attività produttive e le comunità residenziali. Lo scopo di tale progetto-processo-azione è quello di paesaggio riequilibrio a Valle Galeria. La proposta individua tre azioni: la ricostruzione della funzionalità ecologica; promuovere lo sviluppo sociale ed economico, basato sul concetto di agricoltura multifunzionale; l'introduzione di nuovi cicli di vita per gli impianti di produzione.
paesaggio; progetto; comunità; riattivazione
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Ai confini dell’urbanità: il paesaggio come possibilità / Celestini, Gianni. - In: RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA. - ISSN 0392-8608. - STAMPA. - Anno LI, numero 150(2016), pp. 63-70.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/934504
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